Roncan
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Terremoto dell'Aquila del
6 Aprile 2009

 

Ore 3.32 del 6 aprile 2009 un violento terremoto colpisce l’Aquila e diversi altri comuni dell’Abruzzo. Il sisma, che si è generato a 8.8 chilometri di profondità con magnitudo 5.8 della scala Richter, viene avertito in gran parte dell’Italia centrale. Si saprà più tardi che il terremoto ha provocato 300 vittime e più di 1500 feriti, causando ingenti danni alle strutture pubbliche e private e all’inestimabile patrimonio artistico-culturale della zona colpita.
Alle 4.15 si riunisce l’Unità di Crisi del Dipartimento della Protezione Civile e la situazione appare subito molto grave.
Alle 4.40 viene convocato il Comitato di Protezione Civile, presieduto dal Capo della Protezione Civile Guido Bertolaso, in cui si riuniscono i vertici di tutte le amministrazioni e le strutture coinvolte nella gestione dell’emergenza. Scatta l’allerta nazionale di protezione civile. Già nella mattinata del 6 aprile, uomini e mezzi da tutta Italia iniziano a confluire nelle zone colpite dal sisma. Alla fine di aprile il numero della popolazione assistita salirà a 67.459, valore massimo raggiunto.
L’8 aprile iniziano le verifiche di agibilità degli edifici pubblici, delle abitazioni private e degli esercizi commerciali, che vedono al lavoro oltre 1500 tecnici con una media di 1000 verifiche giornaliere. Le verifiche iniziano dalle zone dove gli edifici risultano meno danneggiati in modo da consentire ai cittadini di rientrare al più presto nelle abitazioni.

In questo contesto si inquadra l'intervento del nostro concittadino Ing. Rudi De Battista che dopo due settimane (una a maggio, poco dopo il sisma, ed una ad ottobre) di sopraluoghi e valutazioni ambientali, ci ha illustrato, con l'aiuto di diapositive, l’esperienza vissuta. Ha fatto vedere come vengono realizzate le indagini di agibilità, come vengono organizzati i primi puntellamenti per dare la possibilità di usufruire da subito delle abitazioni dichiarate agibili. Immagini che ci fanno vedere cosa accade agli edifici, sia vecchi che nuovi, dopo un fenomeno naturale quale il terremoto, in zone sismiche come la nostra, con l’intenzione di capire quali sono gli accorgimenti necessari per prevenire danni simili.

Al termine anche Tarcisio De Col, che ha partecipato alla prima settimana di sopraluogo, ha espresso la sua testimonianza spiegando che anche da questi eventi tragici è possibile imparare qualcosa per migliorare il nostro futuro.
La serata si è conclusa come al solito assaggiando alcune torte offerte dal Comitato Frazionale preparate dalle sapienti mani di alcune paesane e paesani.
Qui sotto alcune foto significative, scelte tra le centinaia fatte durante il sopraluogo a l'Aquila e alcune della serata.


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